Con la sentenza n°88 del 26 aprile 2018, la Corte Costituzionale ha stabilito che la domanda di «equa riparazione» per irragionevole durata del processo può essere proposta una volta che sia maturato il ritardo senza dunque dover attendere la conclusione del procedimento «nel cui ambito la violazione si assume essersi verificata».
Di seguito il link della pronuncia ed in allegato il Comunicato dell’Ufficio Stampa della Corte Costituzionale.